Tor San Lorenzo
La prima menzione della località risale al 1074, in una bolla di papa Gregorio VII, che la citava fra i beni della Basilica di San Paolo fuori le mura di Roma, che possedeva la metà della chiesa di San Lorenzo posta nel territorio di Ardea. Avviata intorno al 1570 la costruzione dalla Camera Apostolica, prende il nome dalla vicina chiesa paleocristianadedicata al santo, probabilmente costruita su disegno di Michelangelo Buonarroti, per volontà della famiglia Caffarelli, proprietari della tenuta circostante e della chiesa, con lo scopo di difendere il territorio dalle incursioni dei corsariturchi. Soprannominata La Pomposa dai turchi per la sua bellezza e parte di un sistema difensivo di dodici torri lungo il litorale laziale, è situata ad un centinaio di metri dal mare, in un complesso caratterizzato da un tomboleto con un complesso di dune alte fino a dieci metri ricoperte da una fitta macchia mediterranea. Prima del danneggiamento causato da bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, presentava, in cima ai suoi oltre trenta metri di altezza, la piazza d'armi, accessibile tramite una rampa gradinata in muratura. La tenuta di San Lorenzo invece passò di mano tra le famiglie Caffarelli, Bartoli e Pallavicini. Oggi, la località in cui la torre è inglobata e a cui ha dato nome, è in costante crescita. Il territorio di Tor San Lorenzo è parte del comune di Ardea è e delimitato dal Fosso Grande. La parte a Sud/Sudest del fosso grande dal bivio tra la via severiana e la via di pratica di mare costituisce la frazione di Tor San Lorenzo. Al momento la Frazione ha una popolazione residente in forte crescita. Dai 18.000 abitanti del 2008 si stima che oggi vi risiedano stabilmente 22.000 persone. L'aumento è in parte dovuto alla comunità straniera ma è dovuto in massima parte al trasferimento alla casa del mare di molte famiglie romane che hanno venduto la casa di città per trasferirsi più a contatto con la natura e in zone con l'aria pulita.